Campagna UniGe contro molestie e discriminazioni

Ma su, fattela una risata, no? 
Era solo una battuta! 
Non si può proprio più dire niente!

Quante volte lo abbiamo pensato o detto ad alta voce? Quante volte lo abbiamo sentito?  
Prestare attenzione alle parole è un esercizio complesso, quotidiano, che richiede lo sforzo di mettersi nei panni della persona a cui quella “battuta” viene rivolta. Riflettere sulle frasi che pronunciamo, sui significati espliciti o impliciti che acquistano, è quindi una pratica indispensabile, il primo passo per costruire uno spazio di studio e lavoro inclusivo e aperto.  

L'Università di Genova, attraverso il Comitato per le pari Opportunità, ha accolto la campagna di UniTrento #finiscequi, per rifiutare ogni affermazione lesiva basata su genere, etnia, orientamento sessuale, identità di genere, disabilità, età, religione... 
Una serie di manifesti nelle sedi dell’Ateneo e sui social che riportano frasi comuni, che ad una prima lettura appaiono neutre e inoffensive, ma che contestualizzate e specificate svelano discriminazioni, esclusioni, molestie. Frasi che possono causare disagio, escludere, discriminare, emarginare.

L’Università è una comunità, un’istituzione vocata alla formazione delle nuove generazioni, alla ricerca, alla conoscenza e al benessere lavorativo, un luogo in cui il contrasto ad ogni forma di discriminazione, il rispetto delle differenze e l’accoglienza devono trovare casa. UniGe condanna le molestie, le discriminazioni e le esclusioni ed è al fianco di chi le ha subite e le subisce. L’Ateneo invita a rivolgersi alla figura della Consulente di fiducia, al Punto di ascolto al Comitato per le pari opportunità o al Comitato Unico di Garanzia per eventuali segnalazioni o semplicemente per un confronto.

A partire dal settembre 2024 saranno affissi manifesti e distribuiti segnalibri in tutte le sedi UniGe con le diverse frasi provocatoriamente discriminanti, perchè la discriminazione in UniGe #finiscequi.

Il 6 ottobre, durante il BookPride a Palazzo Ducale, si è svolta la presentazione pubblica della campagna con una tavola rotonda tra UniGe e i rappresentanti di altre università che hanno avviato l'iniziativa.

Leggi l'articolo della campagna su UniGeLife: #finiscequi - la campagna UniGe contro molestie e discriminazioni

UniGe Campaign Against Harassment and Discrimination

"Oh, come on, have a laugh!"  
"It was just a joke!"  
"You really can't say anything anymore!"

How many times have we thought or said those things? How many times have we heard them? 
Paying attention to the words we use is not easy, it’s something we must do every day. It takes effort to put ourselves in the shoes of the person targeted by that "joke".

Thinking about the words we use and their impact, whether explicit or implicit, is key to creating an inclusive and welcoming environment in both our studies and our work.

The University of Genoa, through its Equal Opportunities Committee, has joined UniTrento’s #finiscequi campaign to push back against all harmful comments based on gender, ethnicity, sexual orientation, gender identity, disability, age, or religion... 
You’ll start seeing posters around the university and on social media with some common phrases that might seem harmless at first, but when you dig a little deeper, you realize they hide discrimination, exclusion, and harassment. Words that isolate, hurt, and push people to the margins.

Our university is a community, a place where we shape the future, promote research, and support everyone’s well-being. Fighting discrimination, embracing differences, and creating a welcoming space for all that’s what we stand for. 
UniGe firmly condemns harassment, discrimination, and exclusion and stands by those who face them. If you ever need support or want to talk about any issues, the Confidential Advisor, Listening Point, the Equal Opportunities Committee, or the Joint Guarantee Committee are here to help you.

Starting September 2024, you’ll see posters and bookmarks with phrases that challenge discrimination popping up on our campuses. Because at UniGe, discrimination ends here: #finiscequi